Plastiche Apparenze. Dai Plumcake a Gianni Cella

La mostra è stata prorogata fino a martedì 11 luglio, in occasione del talk Attenti a quei due. Quando l’arte è trasgressione

Dal 28 maggio all’11 luglio 2023, Fondazione Stelline presenta “Plastiche Apparenze. Dai Plumcake a Gianni Cella”, una rassegna che propone il percorso di Gianni Cella da esperienza collettiva a individuale. La mostra, a cura di Alberto Fiz, propone oltre 20 opere tra dipinti, sculture e installazioni realizzati tra il 1983 e il 2023. “Plastiche apparenze consente di rileggere in maniera del tutto originale il lavoro di un artista che ha sviluppato la sua poetica prima in gruppo poi individualmente affermando sempre la propria alterità. Le sue immagini, devianti e inafferrabili, assorbono il disagio dell’autore che spesso coincide con quello di chi osserva”, afferma Alberto Fiz.

La rassegna, ospitata negli spazi della Fondazione Stelline all’interno della gallery II al piano ipogeo, rappresenta l’occasione per festeggiare i 40 anni di attività di Gianni Cella, tra i fondatori, insieme a Romolo Pallotta e Claudio Ragni, dello storico collettivo Plumcake che inizia la sua attività espositiva nel 1983 con opere realizzate in vetroresina che si ispirano al mondo dei fumetti e della comunicazione di massa reinterpretando in chiave ludica gli stilemi pop. Il nome scelto era volutamente provocatorio e si rifaceva a un alimento popolare dalla forma morbida e zuccherina. Una scelta paradossale quella dei Plumcake che hanno saputo sintetizzare arte colta e popolare, design e artigianato. Il gruppo esordisce nel 1983 con una mostra alla Galleria Diagramma di Milano, lo spazio gestito da Luciano Inga-Pin.

Dal 1984, insieme ad Abate, Bonfiglio, Innocente, Lodola, Palmieri, Postal, creano il gruppo del Nuovo Futurismo, teorizzato da Renato Barilli. Nel 1990 partecipano alla sezione Aperto della Biennale di Venezia, a cura di Achille Bonito Oliva. “Plastiche Apparenze” viene introdotta da una serie di lavori storici del periodo Plumcake tra cui Razzo del 1983 che sintetizza astrazione e figurazione dando vita a una forma misteriosa con un personaggio stilizzato che sembra dormire su una nuvola. Di particolare interesse La montagna delle lucertole del 1985, una sorta di luogo sacro abitato dai piccoli rettili che si propagano nell’ambiente con riferimenti alle culture primitive e all’archeologia. Nello stesso contesto compare anche Natura maligna del 1988 un cuore piuttosto ambiguo, cifra stilistica tra le più riconoscibili dei Plumcake e Apparizione modeste (1994) che anticipa i simboli dei social.

Nel 2000 Cella inizia un percorso individuale e, come lui stesso scrive, nel suo diario Una vita lemme lemme: “Ho abbandonato il lavoro di gruppo per sentirmi più responsabile del mio mondo creativo. Sono un visionario, prolifico, polimorfo e caleidoscopico”. A raccontare tutto ciò in chiave figurativa è Gioia e mistero (2022), un polittico che raffigura i momenti salienti della sua vita artistica, dal diploma in Pittura all’Accademia di Brera sino alle esposizioni individuali degli ultimi anni. Come emerge con chiarezza alle Stelline, dal 2000 il percorso artistico di Cella appare assai più sfaccettato e più complesso rispetto al periodo Plumcake. I lavori, pur mantenendo una componente ludica, esprimono disagio e alterità.

La rassegna comprende anche una spettacolare installazione di Cella nel giardino del Chiostro della Magnolia dal titolo Totem con quattro monumentali opere plastiche di oltre due metri che simboleggiano i camaleontici aspetti della contemporaneità prendendo spunto da una ritualità antica. Tra i totem compaiono anche i Fratelli Marx.  La mostra è organizzata e promossa da Fondazione Stelline con il patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano e con il contributo di Gruppo Zenit.

L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo a cura di Alberto Fiz edito da Allemandi, con testi del curatore, di Alessandra Klimciuk, Marianna Cappia e un’intervista di Barbara Cottavoz a Gianni Cella, che verrà presentato martedì 10 luglio alle ore 17.30 alla Fondazione Stelline.

 

Eventi speciali:

PLAYART | Emozioni in gioco

Domenica 18 giugno ore 16:30

Laboratorio didattico gratuito dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie

Info: playart@stelline.it

TALK | Attenti a quei due. Quando l’arte è trasgressione

Martedì 11 luglio ore 18

Presentazione dei cataloghi delle mostre “Aldo Spoldi. La guerra dei mondi” e “Plastiche Apparenze. Dai Plumcake a Gianni Cella” ospitate dalla Fondazione Stelline

Info: rsvp@stelline.it

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Gianni Cella (Pavia, 1953). Nato e cresciuto a Pavia, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera con il professor Manfredi. Espone per la prima volta nel 1982 assieme a Romolo Pallotta e Claudio Ragni, con cui fonda il collettivo Plumcake, ospitato nelle sale della galleria Il Diagramma di Luciano Inga-Pin. Assieme ai Plumcake partecipa alla XLIV Biennale di Venezia, alla XV Biennale internazionale del bronzetto e della piccola scultura a Padova e nel 1992 alla Triennale di Fellbach. Nel gennaio 2000 si separa dagli altri due Plumcake per continuare da solo il proprio percorso artistico, sia come rappresentante del movimento dei Nuovi Futuristi, grazie anche al contributo critico di Renato Barilli, sia come artista individuale. Oltre ad aver presenziato in esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero ha contribuito all’interno del panorama del design italiano grazie a collaborazioni con Alessandro Mendini, Swatch e Rosenthal.

 

PLASTICHE APPARENZE. DAI PLUMCAKE A GIANNI CELLA

A cura Alberto Fiz

28 maggio – 11 luglio 2023

Orario: martedì – domenica, h. 10.00-20.00 (chiuso il lunedì)

Ingresso gratuito

Fondazione Stelline, c.so Magenta 61, Milano

Info: mostre@stelline.it

 

 

#01. Plumcake, La montagna delle lucertole, vetroresina smaltata ,1985

#02. Plumcake, Natura maligna, vetroresina smaltata, 1988

#03. Plumcake, Apparizioni-modeste, vetroresina smaltata, 1994

#04. Gianni Cella, ExCapo, Vetroresina dipinta, 2005

#05. Gianni Cella, Orologio di lombroso, vetroresina smaltata, 2011

#06. Gianni Cella, Palloni gonfiati italiani, vetroresina smaltata, 2016

#07. Gianni Cella, Gli offerenti, vetroresina smaltata, 2023

#08. Gioia e mistero, acrilico su tela, 2022

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