Dopo le tappe di Torino, Napoli e Firenze, trasmesse esclusivamente in streaming, il 29 e 30 settembre il Convegno "torna a casa", alla Fondazione Stelline per il tradizionale appuntamento di formazione e incontro dedicato ai bibliotecari alla Fondazione Stelline, che si terrà in duplice forma.
Sarà possibile la partecipazione sia in presenza che online!
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Un approfondimento
La situazione che le biblioteche hanno vissuto con il lockdown di primavera e con le limitazioni riproposte a novembre le ha fortemente provate, mettendo in discussione lo stesso rapporto con gli utenti e le comunità di riferimento, nonostante in molti casi abbiano reagito trasformando la contingenza negativa in un’opportunità per innovare e sperimentare soprattutto sul versante dei servizi digitali.
Resilienza appare la parola più adatta a questo contesto. Biblioteche resilienti, dunque, non solo perché sanno difendersi e cercano di rimettersi in piedi, ma anche perché nel farlo non si limitano a desiderare un ritorno al passato o alla “normalità” ma cercano di riprogettare il loro futuro, le loro strategie di servizio, la loro visione.
In questa ottica il Convegno delle Stelline 2021 si propone di approfondire il concetto di biblioteca come piattaforma della conoscenza, individuato come modello a cui ispirarsi – valido per ogni tipologia di biblioteca – e con cui confrontarsi per ripensare il servizio.
Non si tratta di affermare il primato degli aspetti tecnologici e l’uso unidimensionale del digitale, quanto piuttosto di pensare a un diverso modello di organizzazione e di fruizione culturale centrato sull’ approccio orizzontale e sull’integrazione dei servizi, anche se non potrà non risultare oggetto di specifico approfondimento l’apporto che per realizzare questo obiettivo può giocare il digitale.
Piattaforma significa aumentare l’interazione partecipativa delle biblioteche con le loro comunità e rafforzare la loro missione nella società. In altri termini la biblioteca viene a configurarsi come un hub della conoscenza basato sulle relazioni che consente a molteplici partecipanti di connettersi, interagire e creare un valore aggiunto. Questo è quello che ci fa dire che la sua natura è collaborativa e reticolare.
Le biblioteche, non solo come piattaforme tecnologiche ma come piattaforme sociali e “infrastrutture resilienti” che offrono gli spazi e gli strumenti per costruire comunità. La conoscenza è il risultato delle connessioni, delle reti, delle relazioni tra i membri della comunità e la piattaforma è il luogo in cui si incontrano, che diventa a sua volta nodo di conoscenza.
In questo quadro risultano inoltre fondamentali quei progetti che mirano a sviluppare una logica di rete e forme di integrazione tra le reti bibliotecarie e altre reti culturali.