Una linea concettuale dell'arte italiana e belga tra l'iconico e l'ironico
Il progetto internazionale, curato da un pool di quattro critici – due italiani, Roberto Pinto e Francesca di Nardo, e due belgi, Luk Lambrecht e Koen Leemans, vuole illustrare quella linea della ricerca artistica italiana e belga che ha origine dalle opere di due importanti figure di riferimento: Alighiero Boetti e Marcel Broodthaers . I loro lavori sono ancora oggi di stringente attualità e costituiscono, soprattutto per le giovani generazioni, materiale di studio e di confronto vitale. La loro influenza e visione rimangono fortemente propositive e le loro riflessioni critiche sull'arte e la sua funzione, sul ruolo dell'artista, sui confini di questa disciplina, accompagnate sempre da una lucidità intellettuale e da una dimensione ironica, si sono rivelate col passare del tempo centrali nel dibattito e nella ricerca artistica.
A essi sono stati affiancati, come figure di riferimento e di collegamento con la produzione più contemporanea, due artisti viventi: Cesare Pietroiusti e Guillaume Bijl, che più di altri nei rispettivi paesi hanno indagato gli ambiti e i confini di cosa sia o non sia l'arte, e quali siano gli intrecci che si instaurano tra la messa in scena e la sfera del reale.
Come evoluzione successiva del percorso proposto sono stati individuati 4 artisti belgi e 4 artisti italiani dell'ultima generazione - Rossella Biscotti, Dafne Boggeri, Michael Fliri, Geert Goiris, Sophie Nys, Matthieu Ronsse, Luca Trevisani, Sarah Vanagt - che con la loro opera potessero interpretare ed indagare i temi sopra evidenziati.
Il progetto si è articolato in più momenti espositivi, organizzati in tempi differenti nei due paesi.
13/12/2007 – 3/02/2008 _ FONDAZIONE STELLINE, Milano
16/11/2007 – 8/01/2008 _ DE GARAGE, Mechelen
16/11/2007 – 16/12/2007 _ CULTUURCENTRUM STROMBEEK, Grimbergen
5–31/10/2007 _ CULTUURCENTRUM STROMBEEK, Grimbergen