La grande retrospettiva dedicata a Mario Schifano, prima figura internazionale dell'arte italiana contemporanea (negli anni '60 tra gli artisti di punta della scuderia della grande gallerista americana Ileana Sonnabend), è stata ospitata presso tre prestigiose sedi di Milano: la Fondazione Stelline, la Galleria Gruppo Credito Valtellinese e l'Accademia di Brera, dopo la tappa alla GNAM di Roma.
Dipinti, disegni, polaroid e film presentano al pubblico un artista-icona dell'arte italiana a dieci anni dalla sua scomparsa.
L'artista fu tra i primi a sperimentare innesti tra pittura e altre forme d'arte, come musica, cinema, video e fotografia e l'ultimo periodo della sua produzione è particlarmente segnato dalla multimedialità.
Decennio dopo decennio le opere in mostra hanno testimoniano il legame inestricabile tra vita e arte che ha alimenta il lavoro dell'artista, restituendo la sua grandezza e la forza anticipatrice del suo percorso espressivo.
L'artista, precursore delle avanguardie artistiche, a cominciare dai celebri monocromi, e della pop art in particolare, ha contribuito al rinnovamento dell'arte internazionale entrando in contatto con artisti innovativi come Tzara e Duchamp, Rauschenberg e Kline, Dine, Jasper Jones e Andy Warhol, che conobbe a New York nel '62.
Nella Sala Napoleonica dell'Accademia di Brera è stata esposta un'unica e strordinaria opera di Schifano:
"Chimere", 1985.
L'opera è del tutto particolare fin dalla modalità della sua esecuzione. Venne realizzata dall'artista, con i suoi assistenti, nell'85 su un palco all'aperto a Firenze davanti a 4-5mila spettatori, mentre Achille Bonito Oliva commentava in diretta la "performance".
MARIO SHIFANO. 1934 - 1998 Selected works
da 17/10/2008 a 01/02/2009