SIRONI. GLI ANNI '40 E ‘50

da 29/02/2008 a 25/05/2008

Nella prestigiosa Sala del Collezionista verranno esposte circa 50 opere, scete tra le più rappresentative dell'ultimo periodo creativo, appartenenti alle più importanti collezioni private e pubbliche. Sironi negli anni quaranta e cinquanta, e fino al 1961 quando scompare, esprime in una serie di opere intensissime un'immagine della realtà opposta a quella della giovinezza e della maturità. In vent'anni di lavoro il grande maestro ha rinnovato radicalmente il proprio linguaggio, dando vita a nuove forme, e forma a una nuova visione del mondo, in un periodo storico e personale difficilissimo.

Il percorso espositivo della mostra è stato ordinato per nuclei, seguendo uno sviluppo cronologico: L'IDEALE DELLA PITTURA MURALE; I PAESAGGI URBANI; LE ‘FIGURE SEDUTE'; LA STAGIONE NEO-METAFISICA; LE COMPOSIZIONI POLICENTRICHE; I TEMI RELIGIOSI; I SIPARI DI ROCCE; IL LAVORO, 1949; EVOCAZIONI RITMICHE; OMAGGIO A GIOTTO, 1954; IL TEMA DELLE MONTAGNE; DEBOUT LES MORTS, 1958; APOCALISSE, 1961.
Il più grande pittore di architetture del nostro secolo conclude la sua ricerca con la visione di un crollo metafisico, di un terremoto universale: "Apocalisse" (1961).

La rassegna, curata da Claudia Gian Ferrari e Elena Pontiggia, si avvale di un Comitato scientifico di cui fanno parte anche Jean Clair e Andrea Sironi, nipote dell'artista.